Diritti del coniuge superstite sulla casa familiare: come individuarla

Diritti del coniuge superstite sulla casa familiare: come individuarla

  • 24 Mar 2023

Alla morte di uno dei coniugi, il codice civile prevede che quello superstite, oltre alla quota a lui riservata per legge, abbia anche il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni, ai sensi dell’art. 540, co. 2, c.c.

Si è posto nella pratica il problema di individuare quale sia l’abitazione oggetto di tale diritto, nell’ipotesi in cui la famiglia avesse la proprietà di più case.

A tal proposito è arrivata in soccorso la giurisprudenza della Cassazione, che, recentemente, con la sentenza n. 7128 del 10 marzo 2023, ha stabilito, in conformità ad un consolidato orientamento, che il diritto in questione ha ad oggetto solamente l’immobile in cui i coniugi abitavano stabilmente insieme prima della morte di uno di essi e che rappresentava il luogo principale di esercizio della vita matrimoniale.

Ne deriva che il diritto di abitazione non può comprendere due o più residenze alternative oppure due o più immobili che i coniugi utilizzavano in via temporanea.

Questo perché è necessario individuare comunque un solo alloggio che rappresentava il centro di aggregazione, quanto meno prevalente, degli affetti, degli interessi e delle consuetudini della famiglia.

In tal modo, la Corte di Cassazione chiarisce ogni eventuale dubbio, escludendo la possibilità per il coniuge superstite di usufruire di più immobili contemporaneamente, ritenendoli tutti delle stabili residenze familiari.

Avv. Francesco Gianfreda

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Francesco Gianfreda
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